DIRITTO DELL'IMMIGRAZIONE

Lo Studio Legale Savoca Piccolo ha rivolto le proprie attenzioni alla tutela degli immigrati e dei rifugiati politici che si vedono costretti a raggiungere l'Italia per sfuggire a situazioni di guerra o di mancanza di democrazia che attanagliano il proprio Paese di origine, predisponendo ricorsi avverso i provvedimenti di diniego della domanda di protezione internazionale delle competenti Commissioni Territoriali e/o di revoca o dichiarazione di cessazione dello status di protezione internazionale della Commissione Nazionale per il diritto di asilo ex art. 35 D. Lgs. 25/2008.

Altro aspetto di primaria importanza per i soggetti stranieri che risiedono stabilmente in Italia è l'acquisizione della cittadinanza italiana: un riconoscimento non sempre facile da ottenere, soprattutto in presenza di piccoli precedenti penali commessi sul territorio.

Ed ecco che, a fronte di un eventuale preavviso di diniego, l'intervento del presente Studio Legale risulta imprescindibile sia per il deposito - presso il Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione - di specifiche osservazioni ai sensi dell'art. 10 bis L.. n. 241/90, sia per la presentazione - presso il Tribunale di Sorveglianza - di un'eventuale istanza di riabilitazione al fine di ottenere un provvedimento positivo da parte del Ministero degli Interni tale da "ripulire la fedina penale" e cancellare gli effetti accessori della pena.

 

Lo Studio Legale si occupa anche di seguire l'intero iter  al fine di far ottenere ai soggetti interessati:

  • i visti d'ingresso o i permessi di soggiorno (per lavoro subordinato o autonomo, per studio, per motivi familiari, per cure mediche, per ricongiungimento familiare) necessari per poter entrare e permanere sul suolo italiano;
  • il nullaosta al lavoro (subordinato, autonomo, stagionali, domestico, ecc...) sulla base della normativa del Decreto Flussi che di volta in volta viene adottato dal Ministero degli Interni italiano (moduli A, B, C, ecc...);
  • la conversione del permesso di soggiorno per motivi di studio in lavoro subordinato (modulo V2);
  • l'emersione dei rapporti di lavoro irregolare per regolare le posizioni lavorative;
  • - nell'interesse degli stessi cittadini italiani - appositi visti per fare ingresso in determinati territori stranieri richiedenti specifiche autorizzazioni [a titolo esemplificativo: USA (Electronic System for Travel Authorization, detta anche autorizzazione "ESTA"), Canada (electronic Travel Authorization, detto anche "eTA"), Australia (e-visitor Visa), Cina, India, Russia, Egitto, Sud Africa];
  • il visto d'ingresso negli USA per far entrare nel territorio il fidanzato con il quale si intende contrarre matrimonio (visto K1).